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Integrazione e inclusione PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Venerdì 08 Novembre 2019 11:23

1. Premessa

Nel rispetto del diritto allo studio, la scuola è attenta ai bisogni educativi speciali di tutti gli alunni: mette pertanto in atto la personalizzazione dei processi di apprendimento/insegnamento e favorisce lo sviluppo dell’autonomia personale, sociale e cognitiva, puntando allo sviluppo dei punti di forza degli alunni. I Consigli di classe e i docenti specializzati lavorano in sinergia con la famiglia, gli enti, le strutture territoriali e gli operatori sanitari nella costruzione del percorso scolastico e del progetto di vita.

L’integrazione degli alunni con disabilità è obiettivo prioritario e fa riferimento alle Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità MIUR del 4/08/2009 e a quanto stipulato nell’Accordo di programma per l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità tra Enti della Provincia di Treviso nel 2007. Tutto il percorso viene documentato attraverso la Certificazione, la Diagnosi Funzionale, il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato. Nella scuola non esistono barriere architettoniche e gli alunni portatori di handicap possono accedere a tutti gli ambienti utilizzandone le strutture. Nell’ambito del processo di integrazione e inclusione l'Istituto persegue le seguenti finalità:

  • favorire l'integrazione/inclusione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione;
  • soddisfare al meglio le esigenze differenziate degli alunni diversamente abili, con particolare attenzione al servizio scolastico, per favorire il diritto di crescere con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità;
  • promuovere l’inserimento graduale nel mondo del lavoro, affinché gli alunni possano sperimentare le proprie abilità/competenze/conoscenze anche in ambiente lavorativo.

L'azione formativa è coerente con quella dell'Istituto e assicura un adeguato livello di apprendimento, sviluppando le potenzialità e la motivazione. Fornendo tutti gli strumenti necessari per la crescita personale, il successo formativo e un possibile inserimento nel mondo del lavoro con interventi mirati, che si caratterizzano per l'attenzione particolare all'autonomia, alla comunicazione, all'area cognitiva, a quella affettivo-relazionale e a quella psico-motoria. L'offerta formativa è potenziata da percorsi di alternanza scuola-lavoro presso aziende ed enti del territorio.

Il Progetto didattico-educativo per gli allievi svantaggiati si sviluppa attraverso le seguenti fasi:

  • creare continuità con la scuola secondaria di primo grado
  • accogliere l’alunno
  • costruire un ambiente inclusivo
  • sviluppare l’autonomia (personale, sociale, cognitiva)
  • sviluppare le abilità personali
  • rinforzare le potenzialità deboli
  • monitorare costantemente e/o rimodellare il percorso personalizzato
  • accompagnare nel passaggio al mondo del lavoro.

Per i ragazzi che non possono seguire le stesse attività dei compagni viene definita una programmazione educativa individualizzata (PDP) basata sull'analisi del profilo dinamico funzionale dell'alunno (PDF), alla luce delle capacità, delle attitudini, delle potenzialità e delle difficoltà dell’alunno stesso, programmazione che può essere:

  • ministeriale;
  • ministeriale con obiettivi minimi utilizzando le diverse strategie (aumento dei tempi, riduzione del numero di esercizi, prove equipollenti, utilizzo sussidi didattici, prove in braille, lezioni individuali) in alcune discipline;
  • differenziata.

Nei momenti in cui è presente il docente di sostegno, gli alunni diversamente abili partecipano all’attività della classe, svolgendo, una programmazione adeguata alle loro capacità. Gli interventi di sostegno sono dunque “aggiuntivi” e non sostitutivi delle attività curriculari.

Tutto il percorso scolastico si sviluppa sotto l'osservazione degli insegnanti di sostegno e dell’équipe, in funzione del futuro inserimento nel mondo del lavoro. La scuola, in accordo con le famiglie e le équipe di riferimento, tiene in particolare considerazione le caratteristiche e le potenzialità del singolo alunno per avviare attività di orientamento extrascolastico o stage in aziende del territorio.

2. Iniziative di continuità tra cicli scolastici

In collaborazione con le scuole medie di provenienza si attuano progetti di continuità, stabilendo i primi contatti con gli alunni e le loro famiglie, con gli insegnanti e i servizi di riferimento allo scopo di esplicitare la tipologia e le aree di intervento possibili.  Dopo la preiscrizione, si possono attivano percorsi di accoglienza in cui i familiari hanno modo di visitare gli spazi dell'Istituto e l'alunno potrebbe partecipare ad alcune attività

3. Criteri e procedure

Dopo la scelta dell'indirizzo di studi da parte della famiglia, il Dirigente Scolastico individua il Consiglio di Classe e il gruppo classe idonei ad accogliere l'alunno sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo (numero di alunni, percentuale di ripetenti, tipo di disabilità, numero di ore di sostegno assegnate, altri alunni con certificazione, ecc.) sulla base delle informazioni raccolte. L'inserimento dell'alunno nella nuova classe e la formazione della medesima tengono conto dell'eventuale presenza di compagni conosciuti e delle esperienze pregresse dei docenti che, insieme all'insegnante di sostegno, possono garantire un'efficace integrazione/inclusione del soggetto disabile nella classe.

4. Rapporti con l'esterno

Durante il percorso scolastico vi sono regolari incontri con le famiglie, che possono essere intensificati per esigenze particolari, nonché gli incontri con l’équipe; come è previsto dalla legge 104/92.

Momenti informativi o di aggiornamento con neuropsichiatri, ASL, Ufficio Scolastico Provinciale e Gruppo di Coordinamento Provinciale possono essere organizzati come attività programmate o in funzione delle necessità.

5. Attività laboratoriali

Durante il percorso scolastico possono essere organizzate le seguenti attività laboratoriali:

  • Laboratorio di informatica;
  • Laboratorio sulla conoscenza delle aziende e corso sulla sicurezza sul lavoro;
  • Laboratorio della comunicazione;
  • Laboratorio Feuerstein.

6. Percorsi per le  competenze trasversali e per l'orientamento

I percorsi per le  competenze trasversali e per l'orientamento per gli alunni disabili hanno come finalità il favorire:

  • il passaggio dalla scuola alla vita lavorativa,
  • l’acquisizione di competenze operative e sociali nuove, la valorizzazione e lo sviluppo di potenzialità, interessi, desideri, motivazioni, capacità e abilità; in stretta relazione con le esigenze del territorio.

Attraverso questi percorsi si intendono raggiungere i seguenti obiettivi:

  • valorizzare le opportunità offerte alla persona disabile,
  • incrementare l’autonomia personale, sociale e lavorativa,
  • sperimentare un modello di integrazione scolastica, sociale e lavorativa attraverso il contributo dei vari soggetti istituzionali,
  • migliorare la capacità di collaborare e partecipare al progetto condiviso,
  • stimolare il confronto con persone e contesti diversi da quello scolastico, la gestione delle interazioni con gli altri; imparando a rispettare i diversi ruoli e le convenzioni sociali.

Questa attività viene effettuata di norma a partire dal terzo anno, oppure al compimento del 16° anno di età, presso aziende ed enti con cui sono stipulate specifiche convenzioni.

7. La valutazione

La valutazione è strettamente correlata al percorso scolastico e fa riferimento agli obiettivi raggiunti dall'alunno rispetto al proprio Piano Educativo Individualizzato, redatto all'inizio di ogni anno, ed alle sue revisioni. Le modalità di verifica e i criteri di valutazione vengono stabiliti per ciascun alunno dal Consiglio di Classe, nel rispetto delle potenzialità dell'alunno stesso.

Ultimo aggiornamento Venerdì 08 Novembre 2019 12:11
 
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