L'impegno della Scuola al miglioramento continuo Stampa
Scritto da Administrator   
Venerdì 08 Novembre 2019 00:00

1. Obiettivi prioritari

Le priorità che discendono dal Rapporto di Autovalutazione che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

  • limitare ulteriormente l’insuccesso scolastico;
  • sviluppare negli allievi competenze chiave di cittadinanza.

I traguardi che l’istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

  • diminuire la quota di non promossi tra gli allievi che non hanno seguito il Consiglio orientativo;
  • aumentare al termine del primo biennio la quota di allievi con livelli elevati di padronanza delle competenze.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

“La scuola ha incominciato da poco tempo e in maniera non formalizzata a valutare le competenze chiave di cittadinanza degli studenti. Pur avendo individuato quali competenze chiave devono essere tenute sotto osservazione, al momento la loro valutazione non è avvenuta in maniera sistematica. La distribuzione dei livelli di competenza alla fine dell'obbligo, pur soddisfacente, dimostrano una prevalenza del livello base per quanto riguarda le competenze dell'Asse Matematico e Scientifico Tecnologico.  Riguardo al successo scolastico, pur in una situazione complessivamente soddisfacente impensierisce quel 30,9% di studenti del primo anno che non ha seguito il consiglio orientativo e che è risultato, alla fine, non promosso.”

Gli obiettivi di processo che l’istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

  • operare una didattica per competenze attraverso le unità di apprendimento;
  • costruire griglie di osservazione del livello di padronanza delle competenze degli allievi in situazione;
  • promuovere una figura di docente tutor per supportare gli studenti in difficoltà del primo anno;
  • consolidare l'esperienza di Counselling & Replacement.

Questo perché: “La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. L'aspetto del curricolo che viene generalmente valutato dai docenti, però, sono le conoscenze e le abilità acquisite dagli allievi. Rimane un approccio non formalizzato alla valutazione delle competenze e alla valutazione autentica, benché la scuola abbia ragionato sulle Unità di Apprendimento, sulle griglie di valutazione, sulle prove autentiche e abbia formalizzato una rubrica di valutazione delle competenze in uscita dall'obbligo di istruzione. Risulta ancora debole l'elaborazione di un curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali.

Rispetto agli esiti degli allievi che non hanno seguito il consiglio orientativo, la scuola mette in atto diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studenti ad una scelta consapevole nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Opera, inoltre, un monitoraggio accurato e sistematico dei livelli di partenza degli studenti attraverso il Progetto START e in itinere, a seguito dei quali sono realizzate diverse attività  di recupero, riorientamento e replacement. Non di meno una consistente quota di alunni in difficoltà decide di continuare il percorso di studi scelto ma necessita di una più consistente azione di tutoring a garanzia del successo scolastico”.

Gli obiettivi regionali assegnati all’Istituto per il prossimo triennio (trasmessi con Decreto del Direttore Generale Prot. AOODRVE/UFF.1-16748/C3a del 2 settembre 2016 integrato con Decreto del Direttore Generale Prot. AOODRVE/UFF. 1-5244/C3a del 31-03-2017) sono:

2. Obiettivi legati all'ambito regionale

Mettere in atto le misure organizzative necessarie per:

  • l’adozione da parte del Collegio dei Docenti del curricolo di Istituto organizzato per competenze, secondo gli orientamenti contenuti nel DM 139/2007, nelle Linee Guida per gli Istituti Tecnici e Professionali, nelle Indicazioni Nazionali per i Licei (Traguardo: predisposizione ed adozione di un curricolo per competenze disciplinari di Istituto almeno per italiano, matematica e lingua inglese);
  • il coinvolgimento degli OO.CC., preliminarmente alla co-progettazione dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, ai fini del riconoscimento degli apprendimenti che possono essere acquisiti dagli studenti e certificati in coerenza con il PECUP (Traguardo: Predisposizione di almeno n.1 percorso di Alternanza Scuola Lavoro, per ciascun anno o continuo, progettato dal Gruppo di Lavoro ASL con il concorso dei Dipartimenti, approvato dal Collegio Docenti e attuato dal Consiglio di classe in tutte le fasi).

3. Risultati scolastici

Mettere in atto le misure organizzative necessarie per:

  • diminuire il numero degli alunni non ammessi alla classe successiva nell’Istituto Tecnico e nel Liceo Scientifico raggiungendo le percentuali provinciali;
  • diminuire il numero degli alunni con sospensioni, in particolare nelle classi quarte del Liceo Scientifico e nel biennio del Liceo delle Scienze Umane, raggiungendo le percentuali regionali;
  • diminuire il numero degli abbandoni in corso d’anno, in particolare nelle classi quarte dell’Istituto Tecnico e del Liceo Scientifico, portandoli ai valori regionali.

4. Risultati prove nazionali

Mettere in atto le misure organizzative necessarie per:

  • incrementare i risultati nelle prove di italiano nel Liceo e in italiano e matematica nell’Istituto Tecnico, raggiungendo i livelli delle scuole del nord-est con ESCS simile;
  • diminuire il numero degli studenti nei livelli 1, 2 e 3 di italiano e 1 e 2 di matematica, raggiungendo le percentuali regionali.

5. Competenze chiave

Mettere in atto le misure organizzative necessarie per:

  • formalizzare il curricolo per le competenze di cittadinanza per tutte le classi del quinquennio;
  • predisporre un sistema di valutazione di Istituto delle competenze chiave, con particolare riferimento a quelle sociali, che devono essere raggiunte da almeno il 90% degli alunni.

6. Azioni strategiche

Le azioni strategiche che l’Istituto ritiene di dover adottare, pertanto, nel prossimo triennio sono:

7. Area risultati scolastici

  • garantire elevati standard di apprendimento nelle aree strategiche del curricolo, organizzando  la didattica in moduli disciplinari che privilegino l’integrazione dei percorsi e lo sviluppo di competenze di Asse, sviluppando l’innovazione e la pluralità delle azioni metodologiche e potenziando l’utilizzo della multimedialità a sostegno dei processi di apprendimento;
  • potenziare le competenze logico-matematiche e scientifiche con azioni specifiche;
  • potenziare le competenze in lingua madre e in lingua straniera con azioni specifiche;
  • sviluppare le  competenze  digitali  degli  studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla  produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
  • curare la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica, potenziando l'inclusione e il  diritto  allo  studio degli alunni  con  bisogni  educativi  speciali  attraverso  percorsi individualizzati  e  personalizzati  anche  con  il  supporto  e   la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di  settore  e  l'applicazione  delle  linee  di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni  adottati, emanate  dal  Ministero  dell'Istruzione,  dell'Università  e  della Ricerca il 18 dicembre 2014;
  • organizzare percorsi di recupero e consolidamento.
  • curare l’alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza  o di lingua non italiana, da organizzare anche  in  collaborazione  con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità  di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
  • sostenere le eccellenze con attività e progetti di sviluppo e potenziamento, individuando percorsi  funzionali  alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti.

8. Area risultati prove nazionali

  • promuovere tra i docenti la cultura dell’analisi dei dati provenienti dalle Prove Nazionali come strumento essenziale di conoscenza per il governo e il miglioramento del proprio lavoro;
  • promuovere tra i docenti la conoscenza dei Quadri di Riferimento in quanto documenti utili a capire le competenze sottese al possesso delle literacy in italiano e matematica perché possano improntare i curricoli in maniera metodologicamente efficace;

9. Area competenze chiave

  • potenziare l’azione formativa con lo sviluppo di obiettivi legati alle competenze pro-sociali (life skills);
  • garantire lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica  attraverso la  valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra  le  culture,  il  sostegno  dell'assunzione  di  responsabilità nonché della solidarietà e della  cura  dei  beni  comuni  e  della consapevolezza  dei  diritti  e  dei  doveri;
  • potenziare le conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;
  • potenziare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della  sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle  attività culturali;
  • potenziare le  discipline  motorie   e   lo sviluppo   di comportamenti ispirati a uno stile  di  vita  sano,  con  particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport.

10. Area curricolo per competenze

  • promuovere tra i docenti la riflessione sulla didattica per competenze e sul curricolo per competenze, come strumento essenziale di conoscenza per il governo e il miglioramento del proprio lavoro;
  • promuovere tra i docenti la conoscenza dei Quadri di Riferimento INVALSI, in quanto documenti utili a capire le competenze sottese al possesso delle literacy in italiano e matematica perché possano improntare i curricoli in maniera metodologicamente efficace;
  • promuovere una didattica quotidiana che utilizzi i contenuti specifici disciplinari all'interno di un processo di applicazione basato sulla metacognizione, per rendere l'apprendimento degli studenti veramente significativo;

stimolare gli insegnanti verso lo sviluppo e l'elaborazione di percorsi didattici volti alla riflessione sui diversi aspetti della realtà: del mondo scientifico, storico e sociale, nonché, mirati al potenziamento delle capacità logiche, con sollecitazioni evidenti e forti, relativi ai processo mentali di problem solving e ad attivare forme di collegamento logico tra elementi impliciti ed espliciti di tipo quantitativo e qualitativo.

11. Area Piano Nazionale Scuola Digitale

Le potenzialità che le nuove tecnologie offrono per una efficace riforma della didattica, vadano ben oltre il semplice equipaggiare le classi con delle LIM o altri device. Il piano di rinnovamento strutturale in cui il nostro istituto è impegnato deve piuttosto considerare il modo di fare didattica come l’obiettivo principale e l'ICT come lo strumento per poterlo attuare. L'obiettivo rimane, dunque, da un lato, quello di utilizzare tablet e pc al fine di effettuare una ricerca che permetta di rintracciare le fonti certe da utilizzare per raggiungere lo scopo richiesto e, dall'altro, quello di scegliere quale strumento ICT utilizzare allo scopo. Il “metodo digitale”, appare come l’unico strumento in grado di mettere i ragazzi in condizione, non solo di gestire proficuamente e scientificamente l'enorme flusso di informazioni presente in rete, ma anche di evitare i pericoli derivanti da quello che è ormai noto come information overload. Molto è stato scritto e molte promesse sono state fatte sulla miriade di modi in cui la tecnologia trasformerà l’educazione: immagini di studenti che esplorano nuovi mondi, di insegnanti che gestiscono ricchi archivi di contenuti digitali, di decisioni prese su una vasta gamma di dati, hanno giustificato la scelta di utilizzare la tecnologia all’interno del mondo scolastico. Tuttavia, ad oggi, non ci sono casi reali che permettano di comprendere i possibili sviluppi futuri degli ambienti di apprendimento. In questa visione di trasformazione due sono le sfide che devono essere affrontate:

  • rendere la tecnologia ampiamente disponibile nella scuola e assicurare le condizioni per il suo efficace uso, agendo su formazione degli insegnanti e supporto tecnico;
  • allineare le risorse tecnologiche alle metodologie di insegnamento tradizionali, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell'insegnamento/apprendimento.

Perché questo avvenga, è necessario che gli insegnanti guardino alla tecnologia in modo positivo, che siano a loro agio con essa, e la usino efficacemente al fine di meglio conseguire gli obiettivi didattici/educativi. I ragazzi usano il computer e la Rete prevalentemente fuori della scuola e, quindi, le loro “ICT competence” si formano in altri ambienti, spesso senza percorsi organizzati di apprendimento, ma secondo modelli e metodologie basati soprattutto sui “tentativi ed errori”, supportati dall’aiuto dei coetanei e/o delle poche istruzioni che accompagnano spesso programmi e dispositivi. I programmi standard (videoscrittura, foglio elettronico, data base, etc.) vengono invece appresi a scuola. Nel loro rapporto con la tecnologia sembra, infatti, che gli studenti tendano a essere più consumatori che produttori, a lavorare più da soli che in modo cooperativo. Su questi aspetti dovrebbe concentrarsi l’intervento della scuola, per innescare nei ragazzi processi di produzione della conoscenza e apprendimento collaborativo. La scuola, gli insegnanti e il mondo della ricerca pedagogica e didattica ne dovranno valorizzare e mettere a frutto le potenzialità, a partire dalla consapevolezza che quello che si rende necessario ed indispensabile è un cambiamento metodologico, capace di declinare una offerta educativa e formativa rispondente alle esigenze della società della conoscenza e delle nuove generazioni. Mettere a frutto l’interattività pedagogica e tecnologica delle LIM e delle altre tecnologie oggi disponibili significa considerarle delle nuove forme di sostegno per l’intersoggettività, cioè dei nuovi modi di costruzione sociale della conoscenza che facilitano i processi di negoziazione dei significati e delle idee, che sviluppano un dialogo e un pensiero riflessivo sulla conoscenza e che migliorano la reciproca comprensione delle norme sociali. Il pieno potenziale della tecnologia si realizza, infatti, quando essa migliora l’efficacia di un ambiente di apprendimento, quando favorisce e sostiene l’apprendimento profondo e significativo, quando realizza un approccio didattico attivo, costruttivo, collaborativo, autentico ed intenzionale. La competenza digitale che la scuola deve trasmettere va dunque concepita e articolata secondo diverse componenti:

  • base conoscitiva;
  • saper “leggere” le tecnologie;
  • saper usare/adattare le tecnologie nei diversi contesti;
  • intersezione con key competencies di altro tipo.

Il nostro istituto intende pertanto:

  • includere le ICT come strumenti per potenziare la didattica tradizionale che privilegi un approccio attivo, basato cioè su compiti aperti che mirino alla riflessione sul processo ed alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento;
  • riconoscere il peso del ruolo dell’insegnante, che si configura come il “punto chiave” nel processo di trasformazione delle azioni di apprendimento (infatti la presenza sempre più diffusa e naturalizzata delle tecnologie obbligherà l’insegnante a sviluppare e mettere in campo competenze nuove);
  • come è reso evidente da numerose esperienze (anche in ambiti contigui ma non coincidenti, come nel caso della formazione professionale o degli adulti), superare i vincoli strutturali del modello scolastico tradizionale attraverso l’estensione dello spazio didattico con ambienti di apprendimento virtuale (Virtual Learning Enviroment) e sistemi di gestione dei contenuti LMS (Learning Management System), a cui si sono associati strumenti del Web 2.0 per le relazioni interpersonali, il dialogo continuo e la condivisione;
  • mantenere immutati gli “spazi” destinati all’apprendimento all’interno dell’edificio scolastico, a livello infrastrutturale; la differenziazione dei modelli di apprendimento sarà orientata prevalentemente alla collaborazione tra studenti e alla personalizzazione dei contenuti e dei percorsi didattici, sia per il modello classe tradizionale sia per modelli diversi da questa con il supporto delle ICT (es. classe diffusa);
  • favorire una graduale crescita della produzione di contenuti didattici autoprodotti, che potrebbero presto imporsi come la tendenza più diffusa qualora si trovassero adeguati criteri di validazione che ne consentano il riuso e siano garanzia di interoperabilità tecnologica;
  • diffondere le Lavagne Interattive Multimediali e le superfici interattive, in generale, per consentire l’ingresso in aula di device tecnologici quali tablet, netbook, ebook, che stimoleranno nuovi approcci didattici e metodi di studio;
  • operare una valorizzazione dei momenti di ”apprendimento informale”, talvolta esterni all’ambiente scolastico (in questa direzione occorre approfondire ad esempio come inserire esperienze innovative quali, ad esempio, l’uso di giochi o la fruizione di contenuti/ambienti, nel contesto dei nuovi scenari di apprendimento);

La presenza diffusa delle nuove tecnologie, sia in forma di strumenti hardware sia in forma di applicazioni web 2.0 (wiki, blog, contenuti digitali o altro), consentirà di attivare processi di valutazione degli apprendimenti, permettendo inoltre di identificare le preferenze degli studenti. L’uso di questi strumenti probabilmente modificherà la valutazione formativa, mentre la “valutazione sommativa” manterrà un approccio basato sulla misurazione degli apprendimenti, a partire da prove oggettive di valutazione (es. OCSE-PISA e INVALSI).

12. Attività didattico - pedagogiche innovative. La piattaforma Moodle

Moodle è il software open source, standard de facto per l'e-learning, con circa 79 milioni di utenti ed oltre 65.000 siti registrati ad oggi nel mondo. La piattaforma di e-learning è un'opportunità per utilizzare un supporto tecnologico di qualità nella didattica in aula, che permette di approfondire e dare continuità alle attività scolastiche e non, raggiungere tutti gli studenti, avere un canale interattivo di comunicazione docenti-studenti. Le possibilità di utilizzo offerte variano dal semplice caricamento di materiale didattico (testi, audio, video), alle attività interattive: forum di discussione e chat, consegna di progetti e relazioni degli studenti, invio di avvisi e comunicazioni alla classe, valutazioni individuali degli elaborati, fino alla somministrazione di quiz interattivi e lo sviluppo di progetti collaborativi (wiki). Ha una interfaccia multilingua ed è adattiva, cioè è ottimizzata per essere utilizzata con facilità anche su dispositivi mobili, tablet e smartphone.

13. Aule aumentate dalla tecnologia

Nell'a.s. 2015/2016 l’Istituto ha visto approvati due progetti PON-FSER per completare la connessione a banda larga dell’edificio e per creare un’aula aumentata dalla tecnologia.

14. Politiche attive di BYOD (Bring Your Own Device)

L’Istituto ha intenzione di consentire che ogni studente, in coerenza con le attività didattiche, possa utilizzare i propri strumenti multimediali e informatici. Dunque si attueranno sempre di più politiche per aprire la nostra scuola al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), cioè l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche (a tal riguardo, si attendono le linee guida che il MIUR, in collaborazione con AGID e il Garante per la Privacy, svilupperà per promuovere il BYOD, identificando i possibili usi misti dei dispositivi privati nelle attività scolastiche).

15. Area alleanze educative

  • collaborare in modo intenzionale e sistematico con le famiglie;
  • progettare percorsi formativi integrati con Enti e Associazioni professionali del territorio, partecipare a bandi, progetti, partenariati, reti;
  • inserire nel Curricolo percorsi finalizzati al conseguimento di Certificazioni nazionali ed internazionali;

garantire i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro.

16. Area valutazione e miglioramento

  • garantire adeguati processi di rendicontazione;
  • implementare e sostenere l’attività del Nucleo Interno di Valutazione;
  • valorizzare il merito professionale;
  • sviluppare adeguati Piani di formazione;
  • semplificare l’azione amministrativa.

Le azioni strategiche sopra descritte metteranno l’Istituto in gradi di:

  • offrire agli alunni una formazione culturale globale, in grado di costituire le coordinate del giudizio critico, delle strutture logiche, della sensibilità e del gusto, nella tutela dei diritti inviolabili dell'individuo, secondo i principi fondamentali di uguaglianza, imparzialità e partecipazione;
  • realizzare il successo scolastico e formativo del più alto numero di studenti possibile favorendo un processo educativo che valorizzi attitudini, capacità e aspettative di ciascuno, nel rispetto dei tempi e delle caratteristiche individuali;
  • diversificare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno, garantendo a tutti uguali opportunità di crescita culturale, rispettando ogni cultura, rifiutando ogni forma di discriminazione, prestando attenzione al processo di maturazione sia cognitivo sia affettivo-emotivo dei soggetti;
  • promuovere la crescita di ogni studente nella sua irripetibilità e diversità, anche attraverso il valore strategico della pedagogia degli errori; rendere accessibile e praticabile a tutti il diritto alle pari opportunità, all'apprendimento, al ben-essere a scuola; favorire l'integrazione dei più deboli, superando situazioni di disagio attraverso azioni tempestive di integrazione, in particolare nei confronti di chi presenti problematiche legate a disabilità motoria, sensoriale, psichica, e nel contempo curare l'eccellenza;
  • far acquisire ai giovani la consapevolezza delle proprie capacità e competenze acquisite per meglio sostenerli e orientarli nelle scelte di percorsi di studio;
  • favorire l'inserimento nel lavoro degli studenti organizzando e gestendo percorsi di ASL qualificanti;
  • facilitare le comunicazioni e le relazioni positive interne ed esterne nei rapporti interpersonali, tra le componenti della scuola, con gli EE.LL., tra le scuole del territorio, con la società civile, con ogni possibile interlocutore;
  • favorire l'attitudine al confronto interno ed esterno attraverso forme di comunicazione chiare e rapide;
  • promuovere l'autonomia dell'Istituto, intesa come capacità progettuale (POF, innovazione didattica, attuazione della riforma, nuovi indirizzi), partecipazione e responsabilità diffuse dei docenti – alunni – genitori, interazione costante con il territorio;
  • promuovere cittadinanza attiva, cultura della legalità, solidarietà, convivialità, rispettando e facendo rispettare leggi scritte e non scritte;
  • diffondere tra tutto il personale docente e non docente una "cultura della qualità" orientata verso i risultati con attitudine operativa a rilevare e misurare gli obiettivi di ogni procedura ai fini di un reale miglioramento dei servizi erogati;
  • applicare le norme di qualità per il miglioramento degli interventi metodologico-didattici nelle tecniche di trasmissione delle conoscenze e degli strumenti organizzativi dell'intero sistema scuola;
  • valorizzare in modo ottimale tutte le risorse professionali attraverso un percorso di formazione permanente, che promuova lo sviluppo, la motivazione e l'assimilazione del sistema di gestione della qualità e che abbia un effetto di ritorno sugli alunni e sull'intero sistema scolastico;
  • sviluppare costantemente la logica del miglioramento dei servizi erogati, operando sistematicamente e coinvolgendo in tal senso tutti i livelli dell'Organizzazione;
  • ottimizzare i livelli di organizzazione interna, eliminando e prevenendo possibili inefficienze e stabilendo efficaci modalità di gestione e di controllo.
  • la valorizzazione della  scuola  intesa  come  comunità  attiva, aperta  al  territorio  e  in  grado  di   sviluppare   e   aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese  le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
Ultimo aggiornamento Venerdì 08 Novembre 2019 12:18